In questi ultimi giorni, nei vari colloqui avuti con vari componenti dell'Amministrazione, sul tema della difficile situazione economica del Centro Storico, molti di noi hanno notato che le problematiche delle singole attività sia commerciali che ricettive, che in alcuni casi hanno portato e porteranno a breve alla chiusura e/o alla cessione, vengono imputate esclusivamente alla cattiva gestione dei titolari stessi.
Come se fosse solo colpa del titolare (o dei titolari), della condotta, del mancato adeguamento al mercato e/o mancata innovazione tecnologica, della mancata collaborazione con i colleghi, del mancato sorriso, che taluna attività si trovi in difficoltà.

Fare impresa è sicuramente il mestiere tra i più difficili del mondo anzi, per il fatto che se sbagli difficilmente recuperi e, spesso, con i propri errori porti a fondo anche i propri dipendenti e/o collaboratori, è tra quelli che ti danno un senso di responsabilità elevato altissimo, che spesso non ti fa dormire e che , magari, ti toglie il sorriso.
Fare impresa è fare delle scelte, mettersi in gioco personalmente, garantire con i propri beni, ma sempre senza tutele da parte dello Stato e dagli Enti Locali; tante volte va bene, ma altrettante va male, sia a causa di errori propri ma anche per fattori esterni.

Il problema è proprio questo e cioè che ogni attività economica è diretta conseguenza di colui che la intraprende, ma sicuramente è soggetta a fattori esterni dove sia lo Stato che gli Enti Locali, possono sicuramente avere la loro influenza, con le scelte (giuste o sbagliate) o anche con le non scelte; ed utilizzare l'alibi di supposte "criticità" del tessuto economico del Centro Storico, per non essere in grado di fare scelte e/o per giustificare quelle sbagliate, è un errore di supponenza gravissimo che ci sta portando oltre il ciglio del baratro!!!